“Tutti i bambini sono degli artisti nati; il difficile sta nel fatto di restarlo da grandi”. Pablo Picasso è sempre stato un rivoluzionario dell’arte e anche nei suoi pensieri ha solcato una linea ben marcata. Ecco perché un concetto di questo tipo è applicabile alla mostra “Mani Libere” nella corte di Palazzo Candiotti: una mostra dove le potenzialità dell’arte si fondono con la solidarietà. Dal 4 luglio al 7 luglio è stata organizzata una mostra di ceramica con tutti gli oggetti realizzati nell’anno 2021-2022 dal laboratorio “Mani Libere”. Elisa Laise, ceramista e curatrice del progetto ci racconta lo scopo della mostra. “Il laboratorio Mani Libere esiste da una decina di anni ed è un progetto promosso dall’Usl Umbria, Seriana2000 e l’associazione Liberi di Essere, oltre al Comune di Foligno che ci ha fornito lo spazio a Palazzo Candiotti. La manualità delle attività laboratoriali di ceramica ai ragazzi disabili è sempre stata una spinta importantissima e “medicina” quasi naturale.
Quest’anno tra l’altro abbiamo diversi ragazzi sordomuti e proprio per questo sono stati realizzati una serie di piatti con dipinto il linguaggio dei segni. Chiaramente all’interno della mostra si cerca sempre di dare un tema dove i ragazzi sono liberi di esprimere la propria creatività ed ecco che questa libertà fa nascere delle meravigliose creazioni come visi, maschere che poi si trasformano in vasi per piante o di abbellimento”. Il lavoro artigianale e artistico, per ragazzi con disabilità mentale, è uno stimolo continuo molto importante e fondamentale per tutti loro. “Un modo per questi ragazzi di esprimersi e liberare senza freni i loro pensieri – continua Elisa Laise – loro vivendo in un certo modo nell’astratto, questo tipo di attività è molto importante e ne vediamo beneficio continuo perché riescono a creare qualcosa che tangibilmente possono utilizzare e grazie a questi oggetti si alza la loro autostima, consapevolezza e altri fattori psicologici che solo un’attività artistica e manuale può dare”. All’interno della mostra, tra gli organizzatori anche l’associazione Liberi di Essere che da vent’anni lavora sul territorio per la promozione e tutela della salute mentale. “Siamo sempre felici – dichiara la presidente di Liberi di Essere Rosa Bisogni – di poter mostrare alla cittadinanza quanto di bello realizzano i nostri ragazzi con le loro mani. Quanto amore e creatività nei loro oggetti e soddisfazione nel vedere i loro occhi quando qualcuno acquista un oggetto. E’ proprio per questo che avrei un sogno per questo progetto, trovare uno spazio fisso, un luogo anche in centro storico dove poter lasciare una mostra permanente per poi magari realizzare in futuro degli oggetti anche a tema turistico. Un piccolo laboratorio artigianale dove poter mostrare oggetti sulla città, ma realizzati dai nostri ragazzi. Sarebbe il coronamento di questo percorso ormai consolidato, ma soltanto racchiuso in questi giorni estivi. Per quanto riguarda le nostre attività oltre all’orto didattico, vero fiore all’occhiello di tutta la nostra associazione, a breve inizieremo anche dei laboratori d’informatica perché crediamo che sia importante educare i nostri ragazzi all’utilizzo cosciente di questi mezzi tecnologici”.
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