“Un libro è come una grotta un po’ magica che ciascuno esplora con il suo lume interiore per cercare la verità”.
La scrittrice parigina Janine Boissard ha riassunto perfettamente lo spirito di chi va in grotta, o chi visita le viscere della Terra. Ma visitare una grotta attraverso le mani e non gli occhi, è un’utopia o un’affascinante possibilità? All’interno delle piccole grotte dell’Abbaddessa a Pale c’è stata un’iniziativa sociale dal grande impatto emotivo e non solo. I componenti dell’Associazione “Il Sole”, associazione socio-culturale per ciechi e ipovedenti che opera a Foligno da più di dieci anni con iniziative di diverso tipo, sono stati protagonisti di una bellissima giornata: hanno esplorato le grotte insieme ad una guida speciale che li ha condotti in ogni cunicolo, spiegando ogni dettaglio e facendogli “sentire” attraverso le mani le meraviglie del sottosuolo. Gabriele Pastori, chimico e appassionato di speleologia, è uno degli accompagnatori delle grotte e quando c’è stata la possibilità di effettuare una guida così particolare non ha esitato un secondo, considerando anche la sua grande propensione alla divulgazione scientifica, acquisita negli anni durante moltissimi festival di scienza in Umbria e fuori Regione. “La scienza per me, oltre che un lavoro, è anche una grande passione – dichiara Gabriele Pastori – in questi anni mi sono approcciato alla divulgazione in vari festival, cercando di trasmettere la mia passione e conoscenza a target e persone di tutti i tipi, dai bambini agli anziani; ecco perché quando c’è stata la proposta da parte dei membri dell’Associazione Il Sole, non ho esitato minimamente: ero certo che avrei vissuto una giornata incredibile ed è stato così infatti. Una bellissima esperienza, perché abbiamo imparato gli uni dagli altri.
Tra le cose che mi sono rimaste più impresse, la sorpresa e la meraviglia dipinte sui volti dei partecipanti ogni volta che sfioravano una delle concrezioni della grotta e la gioia, per una volta, di non essere trattati come se fossero troppo fragili per fare un’esperienza del genere. Inoltre, il fatto che le grotte siano fossili, cioè che non crescono più a causa delle numerose deviazioni che il corso del fiume ha subito per mano dell’uomo, mi ha permesso di far toccare moltissime parti della grotta.”.Ogni persona dell’Associazione Il Sole, insieme al proprio accompagnatore, ha potuto visitare e toccare ogni parte della grotta, immergendosi in un’esperienza tattile unica. Raccontare uno spettacolo della natura, come una semplice stalattite o stalagmite o i colori delle rocce, far ascoltare il rumore dell’acqua che ancora scorre in alcuni punti o percepire i diversi cambi di temperatura: questo e tanto altro ancora è stata l’esperienza per i membri dell’Associazione Il Sole. “È stato un onore aver avuto una guida come Gabriele Pastori – raccontano i membri dell’Associazione – ci ha fatto capire perfettamente, con semplici parole e gesti, la conformazione delle grotte. In alcuni punti ci siamo sentiti dei piccoli Indiana Jones, la sua professionalità è stata totale in quanto ci ha dato modo di ascoltare e sentire con le nostre mani tutte le conformazioni, evidenziando le caratteristiche che sono rimaste impresse nella roccia. Il tatto, accompagnato dalle parole della guida, ci ha reso una visione reale e completa”.
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